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Calcolo IMU a Ravenna: cos’è, chi la paga e come si calcola

L’IMU è la tassa principale che si paga per il possesso di beni immobili. In questo articolo vedremo cos’è l’IMU chi la deve pagare, come si calcola e chi ne è esente.

Cos’è l’IMU e a cosa serve

L’IMU (Imposta Municipale Unica) è un tributo comunale che si paga per il possesso di fabbricati, aree fabbricabili e terreni agricoli. L’IMU ha sostituito la vecchia ICI (Imposta Comunale sugli Immobili) e le altre imposte locali, con l’obiettivo di semplificare il sistema fiscale e garantire maggiori entrate ai Comuni. L’IMU serve infatti a finanziare i servizi pubblici locali, come la manutenzione delle strade, l’illuminazione, la raccolta dei rifiuti, la sicurezza, l’assistenza sociale e così via.

Chi deve pagare l’IMU

L’IMU si paga per tutti gli immobili che non sono abitazioni principali, cioè le cosiddette seconde case, e per i terreni agricoli, i fabbricati commerciali e industriali e le aree fabbricabili. Si versa anche per garage/cantine/depositi/posti auto (ad esclusione della prima pertinenza dell’immobile dove si ha la residenza anagrafica). L’IMU è dovuta dal pieno proprietario o dal titolare di altro diritto reale sull’immobile, come l’usufrutto, l’uso, l’abitazione, la superficie o l’enfiteusi. In caso di abitazione sulla quale c’è un usufrutto sarà l’usufruttuario tenuto a versarne l’IMU secondo le aliquote dovute.

L’IMU non si paga invece per l’abitazione principale, salvo che si tratti di immobili di lusso (categorie catastali A/1, A/8 e A/9). Per abitazione principale si intende l’unità immobiliare in cui il possessore e i componenti del suo nucleo familiare risiedono anagraficamente e dimorano abitualmente (residenza). L’esenzione IMU non è riconosciuta per l’immobile acquistato come prima casa, ma per l’immobile dove il contribuente ha la residenza anagrafica. L’esenzione IMU si estende anche alle pertinenze dell’abitazione principale, nella misura massima di un’unità per ciascuna delle categorie catastali C/2 (cantina o solaio), C/6 (box o posto auto) e C/7 (tettoia).

I criteri di calcolo dell’UMU

Come anticipato l’IMU è azzerata per gli immobili residenziali di cui i titolari di diritto reale hanno la residenza (ad esclusione degli immobili considerati di lusso).

Ma vi sono altri casi, che possono variare le aliquote e ridurle. Le riduzioni esatte possono variare da comune a comune.

Per calcolare l’IMU bisogna moltiplicare la rendita catastale dell’immobile, rivalutata del 5% e per una serie di coefficienti che dipendono dalla categoria e dalla tipologia dell’immobile. Il risultato si moltiplica poi per l’aliquota IMU stabilita dal Comune, che può variare da un minimo del 0,46% ad un massimo del 1,06%. L’aliquota IMU può essere diversa a seconda della destinazione dell’immobile (abitazione, commerciale, industriale, agricolo, ecc.) e può prevedere delle agevolazioni per alcune categorie di contribuenti (es. residenti all’estero, anziani, disabili, immobili locati, ecc.).

Come si calcola l’IMU a Ravenna

Per la nostra città trovate i criteri esatti, regolamenti e informazioni aggiornate direttamente sul sito di Ravenna Entrate.

Esistono strumenti di calcolo on line per potere conteggiare la vostra situazione indicando i dati delle vostre proprietà. Trovate qua la calcolatrice IMU per il comune di Ravenna che se correttamente compilato vi fornirà gli F24 predisposti per il pagamento.

Ecco le aliquote e le casistiche applicate nel comune di Ravenna

  • Abitazione principale e relative pertinenze – escluse le categorie di lusso: non si versa IMU;
  • Alloggi regolarmente assegnati dagli ex Istituti Autonomi per le Case popolari (attuali ACER) e relative pertinenze: Aliquota 0,50%;
  • Fabbricati ad uso abitativo e relative pertinenze concessi in locazione attraverso l’Agenzia per la Locazione gestita da ACER: Aliquota 0,50%;

L’aliquota va applicata in relazione al periodo di locazione nell’anno. I Contribuenti che usufruiscono di tale aliquota ridotta devono presentare a Ravenna Entrate SpA, entro il termine per il pagamento della rata di saldo, copia del contratto o autocertificazione sulla modulistica appositamente predisposta (in alternativa alla dichiarazione IMU), inerente il possesso dei requisiti previsti. Eventuali successive variazioni (rinnovo, cessazione, ecc.) comportano la presentazione della documentazione entro lo stesso termine previsto per il pagamento della rata di saldo.

  • Fabbricati ad uso abitativo e relative pertinenze concessi in locazione con contratto regolarmente registrato e i fabbricati concessi in locazione ad uso transitorio e relative pertinenze (art. 5, commi 1 e 2, e art. 2, comma 3, Legge n. 431/1998 - contratti concordati - e D.M. 16.01.2017): Aliquota 1,02%; L’aliquota va applicata in relazione al periodo di locazione nell’anno.
  • Fabbricati ad uso abitativo e relative pertinenze concessi in comodato gratuito a parenti in linea retta di primo grado per uso abitazione principale: Aliquota 1,02%; L’aliquota va applicata in relazione al periodo dell’anno in cui permane tale condizione.
  • Unità immobiliari concesse in locazione, a titolo di abitazione principale e relative pertinenze, sulla base dei contratti stipulati secondo le disposizioni previste dall’art. 2 – commi 3 e 4 – della Legge n. 431/1998 (contratti concordati e D.M. 16.01.2017): Aliquota 0,96%; L’aliquota va applicata in relazione al periodo di locazione nell’anno.
  • • Fabbricati rurali ad uso strumentale di cui all’art. 9 – comma 3bis – del DL n. 557/1993 convertito con modificazioni dalla Legge n. 133/1994 e successive modificazioni: Aliquota 0,1%;

IMPORTANTE: In caso di aliquote ridotte legate a contratti di locazione/comodato dovrete presentare a Ravenna Entrate SpA, entro il termine previsto per il pagamento della rata di saldo, copia del contratto o autocertificazione sulla modulistica appositamente predisposta (in alternativa alla dichiarazione IMU), inerente il possesso dei requisiti previsti. Resta valida la documentazione già presentata in passato in relazione alla medesima unità immobiliare, qualora permangano le stesse condizioni. Eventuali successive variazioni (rinnovo, cessazione, ecc.) comportano la presentazione della documentazione entro lo stesso termine per il pagamento della rata di saldo.

Potete presentare i documenti direttamente agli uffici di Ravenna Entrate o via Pec all’indirizzo: postacert@pec.ravennaentrate.it

Quando e come si paga l’IMU

L’IMU si paga in due rate, una entro il 16 giugno e l’altra entro il 16 dicembre di ogni anno. La prima rata corrisponde all’acconto dell’imposta dovuta per il primo semestre, calcolata sulla base delle aliquote e delle agevolazioni dell’anno precedente. La seconda rata corrisponde al saldo dell’imposta dovuta per l’intero anno, calcolata sulla base delle aliquote e delle agevolazioni deliberate dal Comune entro il 28 ottobre. È possibile anche pagare l’IMU in un’unica soluzione entro il 16 giugno. Il pagamento dell’IMU si effettua tramite il modello F24, compilato con i dati catastali dell’immobile, il codice tributo, l’importo e il codice fiscale del contribuente. Il modello F24 si può presentare presso gli sportelli bancari, postali o delle agenzie di riscossione, oppure si può inviare online tramite il servizio F24 web o F24 online dell’Agenzia delle Entrate.

 

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