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Mancanza di affitti: un problema sociale comune a tante città.

Il mondo degli affitti mostra un mercato dove  tante persone hanno un'enorme difficoltà a trovare una casa adeguata alle proprie esigenze, con un offerta di case che sembra non essere mai sufficiente.

Negli ultimi anni la situazione è progressivamente peggiorata: ogni volta che pubblichiamo una proposta siamo sommersi di richieste, con persone disperate che girano mesi alla ricerca di una soluzione, e si trovano a non trovare nulla, con le poche offerte disponibili spesso a prezzi esagerati, e costituite da immobili in pessime condizioni.

Ma quali sono le cause delle difficoltà abitative riguardo alle locazioni? La risposta va cercata nell'asimmetria tra domanda e offerta. GLi immobili proposti sono negli anni diminuiti, per una propensione dei proprietari di dirottare le loro case ad affitti transitori o stagionali.

La mancanza di proposte in affitto a Ravenna e provincia

A nostro parere dunque le cause della mancanza di affitti a Ravenna (ma le stesse considerazione reputiamo si possano a replicare a tutte le grandi città):

a) Affitti brevi

Tolgono dal mercato residenziale molte proposte, permettendo ai proprietari di guadagnare di più, spesso eludendo i limiti di legge, e sentendosi più "tranquilli" dal rischio di inquilini insolventi.

b) Appartamenti vuoti

Ci sono tante case che restano vuote per anni, di proprietà di persone che non avendo particolari necessità economiche, evitano di metterli a reddito.

c) Aumento delle richieste

In un mercato dinamico i grandi centri attirano persone: lavoratori, studenti, trasfertisti. La crescita dell'università porta ricchezza alla città, assieme a un importante richiesta di case in affitto da studenti fuori sede, che condividendo le case, e prendendole a "stanze" sono disposte a pagare canoni più alti, trainando verso l'alto i prezzi delle locazioni.

La difficoltà nel trovare casa crea problemi sociali non indifferenti. Riduce la possibilità delle aziende di trovare dipendenti: anche il candidato disposto alla trasferta si trova in difficoltà a trovare un immobile dove abitare per seguire il lavoro, problema ancora più acuito per gli stagionali che si trovano a spendere per l'alloggio una quota dello stipendio tale da non rendere sensato il trasferirsi.

Difficoltà a "fare famiglia": se per avere dei bimbi serve uno stipendio, serve anche una casa adeguata, ma una casa adeguata a crescere una famiglia è spesso inaccessibile a chi ne avrebbe bisogno.

Le soluzioni?

A nostro parere si può agire principalmente sull'offerta e sulla tassazione.

- Aumentare l'IMU e le tasse sulle case vuote in maniera tale da rendere assolutamente insensato tenere un immobile vuoto e fuori dal mercato (in particolare modulandola sulle aree ad alta densità abitativa e ad alta richiesta di affitti). Non è socialmente accettabile che immobili vengano tenuti a disposizione per anni, in una situazione abitativa emergenziale.

- Regolamentare più restrittivamente la tassazione sugli affitti transitori/turistici: la convenienza di affittare un immobile per breve durata deve essere limitata, aggiungendo adempimenti burocratici, limiti, e aumentando le tasse per gli affitti brevi (Che tra l'altro fanno concorrenza "sleale" alle strutture alberghiere, tenute a rispettare una serie di normative e costi, che l'affitto di breve durata da privato non deve sostenere).

- Creare alloggi e studentati da destinare a locazione calmierate.

- Tutelare meno gli inquilini, dando maggiori strumenti ai proprietari di recuperare eventuali somme dovute a ritardi nelle locazioni, e danni agli immobili: permetterebbe a inquilini con referenze meno adeguate di accedere agli affitti. Attualmente una volta che un inquilino abita un immobile si trova nella possibilità di creare grossi problemi al proprietario che ha strumenti limitati per tornare in possesso dell'immobile locato. Questo eccesso di diritti rende i proprietari - giustamente - con maggiori pretese e meno propensi a locare i loro appartamenti, per la paura del rischio di un inquilino insolvente.

- Ultimo punto: lavorare sulla reputazione degli inquilini. Esistono insolvenze, ma la maggioranza degli inquilini sono persone serie e solvibili. In agenzia gestiamo centinaia di appartamenti in locazione, e negli anni le situazioni negative sono la rara eccezione. Negli anni abbiamo gestito centinaia di case in locazione e le situazioni negative sono una rara eccezione. L'inquilino "tipo" paga regolarmente e non fa danni tali da rendere non conveniente affittare l'immobile.

Voi cosa ne pensate? Siete d'accordo con le nostre riflessioni? Cosa causa la mancanza di case in affitto, e l'aumento dei prezzi, e quali potrebbero essere le soluzioni?

 

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