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Comprare una seconda casa: regole, suggerimenti e opportunità

Molti sognano una seconda casa, magari una baita in montagna o un appartamento a pochi passi dalla spiaggia. Eppure tra IMU, insicurezza economica e confusioni burocratiche è normale chiedersi se convenga davvero dedicare i propri risparmi a una casa per le vacanze.

 

In Italia oltre il 70% della popolazione abita in una casa di proprietà. Il mattone è da sempre stato considerato un investimento sicuro: siamo molto più inclini a investire i nostri risparmi nella concretezza delle mura di un’abitazione piuttosto che usare i moderni bitcoin, criptovalute o similari.

Nonostante la congiuntura negativa, acquistare casa risulta molto più sicuro e redditizio piuttosto che puntare su qualcosa che ha la possibilità di dare ma soprattutto di togliere molto.

 

Comprare una prima casa ha tantissimi vantaggi. Tra intestazione agevolata, Imu quasi azzerata, ove vi corrisponda la residenza, e utenze calmierate.

 

Ma quali fattori sono da considerare per l’acquisto della seconda casa?

Tutto dipende dalla tipologia dell’immobile e dall’ubicazione.

Nell’acquisto di una seconda casa o di una casa per le vacanze non è da considerare esclusivamente il costo delle mura ma anche tutte le spese accessorie.

Quando si compra da privato nell’acquisto di un immobile non si paga l’IVA ma un’imposta di registro del 2% (calcolata sul valore catastale dell’immobile). Per la seconda casa, invece, questo valore sale al 9%. Se si acquista un immobile di nuova costruzione, da un’impresa soggetta all’IVA, quest’ultima viene conteggiata al 4% per la prima casa, mentre sale al 10% nel caso l’acquirente abbia già una proprietà.

 

Le prime case, in secondo luogo, sono esentate da IMU e TASI, mentre le altre proprietà sono soggette anche a queste imposte.

 

La TARI, la tassa sui rifiuti, è da pagare per tutti, a prescindere dal numero di case in possesso del proprietario. Ma non sono pochi i comuni che addebitano una tassazione più alta alle abitazioni dei non residenti. Anche utenze come l’elettricità (ma non il gas) sono più alte per i contratti attivati per le seconde case. Tra i costi da considerare vi sono anche eventuali spese condominiali, interventi di manutenzione, sistemi di sicurezza.

 

Una casa vuota ha delle spese fisse al pari di una casa abitata.

 

Conviene dunque comprare una seconda casa per le vacanze?

I prezzi per le case vacanze hanno fluttuazioni maggiori, dunque il capitale investito può ritornare sotto forma di una rivalutazione dell’immobile. Esiste inoltre la possibilità di mettere a reddito il proprio appartamento, affittandolo per brevi e lunghi periodi, ricavando una rendita utile sia per coprire le spese che come una piccola pensione integrativa. Acquistando un immobile di nuova costruzione per metterlo a reddito con un contratto di tipo concordato, permette di recuperare in forma di detrazioni fiscali fino al 20% del prezzo investito (oltre ai canoni percepiti).

 

Esistono poi in giro per l’Italia diverse iniziative in borghi bellissimi ma abbandonati dai residenti a lungo termine, in cui vengono venduti immobili a 1 euro, a patto che l’acquirente rimoderni l’immobile nella sua interezza.

 

Sui lidi Ravennati sono diverse le opportunità di investimento per immobili sul mare: appartamentini economici a Lido Adriano, attici a Marina di Ravenna, appartamenti moderni con posto barca a Marinara, appartamenti tranquilli e per famiglie in località come Marina Romea, Porto Corsini o Punta Marina.

 

Più verso il centro di Ravenna la richiesta di appartamenti in affitto è altissima e le possibilità di reddito sono davvero allettanti… ma ne parleremo nel prossimo articolo!

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